Negli anni passati era stato costruito un sistema di incentivi economici e di semplificazioni normative per sostenere l’edilizia e favorire la riqualificazione energetica degli immobili, che ora, in un momento di crisi, almeno nella parte economica inizia ad essere ridimensionato.
I dubbi sulla politica passata e su quella che la stà sostituendo sono molti: è stato positivo per la comunità un sistema così ricco di incentivi per alcuni settori, che venuto meno l’incentivo sono entrati in crisi? Ed è uno sviluppo sostenibile quello che si cerca di avviare premiando nella stessa misura chi ristruttura sostituendo pavienti o rivestimenti e chi invece investe per ridurre i consumi di energia? I due interventi spingono nella stessa misura l’innovazione tecnologica e creano analoghi benefici alla comunità?
Al dilà dei giudizi proviamo a cogliere l’aspetto positivo. Conservare e mantenere il patrimonio edilizio esistente è comunque una necessità e per molti è considerata una buona pratica di governo. Per cui, con tutti i dubbi sugli effetti della passata e dell’attuale politica di sviluppo, trovare un sostegno economico può essere utile per aiutare chi vuole investire nella propria abitazione.
Detrazioni fiscali in edilizia
Il sistema di incentivi per l’edilizia è abbastanza semplice. Dal 2006 esistono due regimi di detrazioni fiscali (36% e 55%) periodicamente rinnovati. Il sistema del 36% era rivolto alla ristrutturazione edilizia, mentre quello del 55% premiava chi migliorava le prestazioni energetiche di un immobile. Con il Decreto Salva Italia del 2011 (uno dei primi provvedimenti del governo Monti) il sistema del 36% è diventato strutturale ed ha incorporato anche il sistema del 55%.
Per ciò ad oggi abbiamo un unico regime che permette di detrarre molte spese sostenute per la ristrutturazione degli immobili, tra cui anche gli interventi per migliorare le prestazioni energetiche.
Il sistema è complicato da una serie di “eccezioni” transitorie, ossia:
- Fino al giugno del 2013 è in vigore un regime temporaneo che aumenta la detrazione dal 36 al 50%.
- Altra eccezione riguarda le spese per gli interventi di efficienza energetica che, fino a Giugno 2013, possono essere detratte nella misura del 55%.
Detrazioni del 50%
Permettono di detrarre sull’imposta lorda un importo pari al 50% per gli interventi che ricadono nella definizione di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia. Nel caso di un condominio, in aggiunta a queste, si possono detrarre anche le spese per interventi di manutenzione ordinaria eseguiti sulle parti comuni (ad esempio: i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i portici, i cortili, gli ascensori ecc.). Questi interventi non devono soddisfare particolari requisiti o standard prestazionali. È importante, però, che ricadano in una delle categorie edilizie elencate.
Ci sono anche altri interventi che accedono a questo tipo di detrazioni, in questo caso indipendentemente dalla categoria edilizia dell’intervento:
- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali
- interventi per il contenimento dell’inquinamento acustico
- opere per la messa in sicurezza statica dell’immobile
- bonifica dell’amianto
- opere per favorire la mobilità all’interno degli immobili
Anche altre opere, non direttamente legate ad interventi edilizi, almeno come li conosciamo comunemente, possono essere detratte:
- interventi per prevenire infortuni domestici
- cablatura degli edifici
- opere per prevenire atti illeciti
Per tutti gli interventi, tra le spese detraibili, sono comprese anche quelle di progettazione.
Detrazioni 55%
Permettono di detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 55% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. I lavori incentivati sono vari e non sono legati ad una particolare categoria edilizia. Devono però soddisfare degli standard prestazionali prestabiliti. È importante quindi che durante il progetto e la realizzazione si pianifichi il loro raggiungimento.
Gli interventi che accedono alle detrazioni riguardano:
- la sostituzione di serramenti ed infissi
- la coibentazioni di pareti e tetti
- la sostituzione di caldaie
- l’installazione di caldaia a biomassa
- l’installazione di pannelli solari termici
- l’istallazione di pompe di calore
- la riqualificazione globale di tutto l’immobile