Con l’inizio del 2017 i nuovi edifici avrebbero dovuto garantire che il 50% dei consumi di energia termica, necessaria per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e il raffrescamento, fosse prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Il decreto mille proroghe, approvato a fine 2016, ha invece rimandato di un anno l’introduzione del nuovo standard.
Di conseguenza gli edifici costruiti nel corso del 2017 dovranno garantire solo il 35% di energia termica da fonti rinnovabili. Mentre resta invariato il requisito di produzione del 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria mediante fonti rinnovabili.